Museo Benedetto Robazza

Mario Benedetto Robazza

Roma, 1934 - 2020

Nato ne l 1934 nel rione della Conciliazione a Trastevere, Mario Benedetto Robazza perde il padre durante la Seconda Guerra Mondiale. È con il secondo matrimonio della madre che l'artista stringe il suo legame familiare con Rocca Priora, pur decidendo di rimanere a vivere da solo a Roma per poi, una volta raggiunta la maggiore età, arruolarsi in Marina. 

Sin da subito dimostra grande vitalità e forza, ma soprattutto la caparbia voglia di imparare un mestiere che possa procurargli dignità. È durante l'arruolamento che entra in contatto con la disciplina della “boxe”, riuscendo a ottenere ottimi risultati agonistici. Tale prorompenza fisica oltre che d'animo, traspare benissimo sin dalle sue primissime creazioni, ossia ritratti di bambini del suo quartiere natale e statuine del presepe che vende a Piazza Navona per guadagnarsi da vivere. Vuole però affinare le sue competenze e inizia a frequentare dei corsi serali di gemmologia per poi partire per il Belgio all'età di venticinque anni: qui incontra e stringe rapporti con pittori, scultori, scrittori e giornalisti internazionali. È così che, ormai trentenne, avendo compreso la sua vera vocazione, parte per gli Stati Uniti e apre un suo studio a New York tra la quarantasettesima e l'undicesima strada, la Benedetto's Gallery. 
La ricerca sulle pietre e il suo amore per l'oreficeria gli consentono di conoscere bene il marmo e gli altri materiali con cui poi sceglie di lavorare; nello stesso tempo impara anche l'arte dell'incisione su lastra e della medaglistica: tutte queste tecniche gli permettono di iniziare una vera e propria attività negli Stati Uniti, ottenendo i primi successi. È agli inizi degli anni settanta che inizia la sua prima stagione di esposizioni: viene chiamato in Germania e in molti paesi degli Stati Uniti; la più nota delle sue mostre è però la personale che gli viene dedicata nel 1972 presso il Campidoglio di Albany.  Divenuto ormai famoso, il suo nome circola soprattutto come ritrattista tra i più noti circoli della politica, della finanza, del mondo dello spettacolo nonché di quello militare ed ecclesiastico: sono da citare il busto ritratto in bronzo di papa Giovanni Paolo Il realizzato nel 1979 e quello del presidente americano Ronald Raegan consegnato nel 1983 alla Casa Bianca dall'artista insieme a una delegazione del "Comitato italiano amici del presidente Raegan” per la "Sala Roosvelt". Accanto a questi e altri importantissimi ritratti come quelli dei reali tailandesi, Re Bhudimol Rama IX e la Regina Sirikit, e quello del presidente della Baviera Franz Joseff Strass, vanno ricordati i busti di Alcide De Gasperi, Aldo Moro e Carlo Alberto Della Chiesa, oltre ai molti ritratti di personaggi dello spettacolo, da Marylin Monroe a Frank Sinatra, fino ad Alberto Sordi. Robazza è stato altresì un autore testimone del suo tempo, messaggero di una fraternità che il mondo all'epoca sembrava irridere: da qui nascono molte delle sue creazioni a tutto tondo e in basso o altorilievo ispirate alle principali stragi degli anni ottanta nonché monumenti ai caduti.Nel 2020 muore a Roma, circondato dall’affetto dei suoi cari e ricordato dalla sua amata Rocca Priora.

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